Novità: Il successo avuto dal suo cugino Beastmaster 9000 ha spinto Shimano a sviluppare un mulinello elettrico con caratteristiche simili ma con un menù semplificato, che se da un lato non viene mai nemmeno sfruttato dai pescatori, dall’altro ha consentito di introdurre il prodotto ad un prezzo di vendita decisamente più conveniente.
Per giustificare le differenze di prezzo anche le prestazioni sono state leggermente ridotte, fatto ininfluente se consideriamo che il DDM 9000 Beastmaster ha caratteristiche a dir poco mostruose. Il max drag è rimasto a 25 kg, valore superiore a quello del Tiagra 80, mentre le velocità di recupero sono state portate da 150 m/min a 135 (senza carico sulla lenza) ed a 118, 114 e 109 m/min con 1, 2 e 3 kg di carico sulla lenza (rispetto ai valori di 130, 125 e 123 m/min del DDM 9000 BM). La soluzione costruttiva di inserire il motore all’interno della bobina, presente anche qui, ha infatti la prerogativa di conferire al mulinello una potenza eccezionale senza perdite di potenza dovute a trasmissioni tra ruote dentate. Anche le capacità della bobina sono rimaste invariate: d’altronde mettendo vicini i due mulinelli si capisce come di fatto le dimensioni, l’ingombro ed il peso siano praticamente identici. Il 9000 è mulinello adatto alle pesche più profonde, quindi trova il suo connubio ideale con il Power Pro Depth Hunter da 80 libbre, che qui può raggiungere i 1200 metri di carica. Il multifibra colorato è utile per una regolazione fine della quantità di lenza effettivamente in pesca perché permette di verificare con esattezza quanti metri abbiamo fuori dal mulinello ed operare un reset preciso del contatore.
Il menù sebbene più ridotto rispetto a quello del 9000 BM contiene delle novità utili soprattutto quando si mette il filo per la prima volta nel mulinello dopo l’acquisto. La nuova modalità SLS III infatti consente immagazzinamenti di lenza più intuitivi e semplici. Anche per questo mulinello è prevista la funzione Jigging, una pre-impostata, ed una da far apprendere al computer a seconda del proprio stile di pesca preferito. Un’altra novità è il tempo residuo di recupero, un dato spesso utile quando si recupera una preda da profondità prossime all’abisso.
Ricordiamo che anche questo prodotto è virtualmente stagno e quindi si presta ad un normale risciacquo in acqua dolce dopo ogni pescata. Addirittura il manuale consiglia di immergerlo in acqua tiepida per eliminare i residui di sale dovuti all’impregnamento del trecciato con acqua di mare.
Riccardo Tamburini
1) 2 cuscinetti A-RB schermati
2) Frizione con dischi in carbonio di lunga durata
3) Schermo LCD con menù di semplice consultazione
4) Alta velocità di recupero per aumentare il tempo in pesca
5) Alto valore di carico della frizione per combattere grandi pesci
Fonte: blog.shimanofishnetwork.it