La serie TLD della Shimano ha fatto la storia della traina. Pur essendo in produzione da molti anni, le sue caratteristiche tecniche lo rendono ancora attuale e competitivo in un panorama di prodotti che ha visto molte novità affacciarsi in un mercato esigente come quello della pesca in mare. I TLD sono unanimamente considerati tra i mulinelli più affidabili disponibili sul mercato, diffusissimi tra i molti appassionati della traina. Vediamo nel dettaglio le principali caratteristiche tecniche dei tre modelli che compongono la serie TLD, il 15, il 20 ed il 25. Lo Shimano TLD15 pesa 527 grammi ed ha un rapporto di recupero di 4,0:1 che consente di imbobinare 76 centimetri di lenza ad ogni giro di manovella. Lo Shimano TLD20, invece, pesa 670 grammi ed ha un rapporto di recupero di 3,6:1 che consente di imbobinare 81 centimetri di lenza ad ogni giro di manovella. Lo shimano TLD25, infine, pesa 695 grammi ed ha un rapporto di recupero di 3,6:1 che consente di imbobinare 81 centimetri di lenza ad ogni giro di manovella. Tutti i modelli della serie TLD hanno la bobina in alluminio e la scorrevolezza è garantita dall’uso di 4 cuscinetti a sfera. La frizione è a leva e può essere pre-tarata al valore desiderato in funzione del carico di rottura della lenza impiegata, dal tipo di pesca praticata e delle capacità e preferenze dell’angler. Esiste anche la serie di mulinelli TLDII, che hanno in più la doppia velocità di recupero. Commercializzati nelle misure 20, 30, 50, trovano nel drifting oltre che nella traina la loro naturale utilizzazione. Il costo è ovviamente maggiore. Non ce ne occupiamo in questa sede. Da molte stagioni abbiamo scelto i mulinelli shimano TLD per la traina. In particolare, possediamo numerosi Shimano TLD25 che usiamo per la traina col vivo a dentici, ricciole e lecce; alcuni Shimano TLD15 che usiamo per la traina col vivo ai pesci serra e con gli artificiali a spigole, serra, palamite, tonnetti, lanzardi e lampughe; alcuni Shimano TLD 20, compromesso perfetto tra i due, mulinello che consente di catturare grandi pesci come lecce e ricciole e allo stesso tempo può esssere utilizzato per la traina più leggera alla ricerca di pesci serra, palamite, lampughe, ecc., disponendo di una scorta maggiore di lenza imbobinata utile nel caso di cattura di un pesce di maggiori dimensioni. La nostra soddisfazione è totale. Vediamone i motivi. La frizione è dolce e progressiva e ben sopporta una taratura al suo limite massimo resa necessaria dall’uso del trecciato, con elevati carichi di rottura, che sempre più spesso viene utilizzato nella traina col vivo. La presenza di una posizione di free, indispensabile pescando i dentici al tocco, è una caratteristica non presente in mulinelli della stessa fascia prodotti da altri costruttori. In un paio di occasioni ci è capitato di bagnare i dischi della frizione per averla dimenticata completamente aperta durante il risciacquo a fine pescata. Il fatto è evidenziato da un cedimento a strappi della frizione causato da un maggior attrito statico e dinamico dei dischi che faticano a scorrere e tendono ad impuntarsi ed a bloccarsi. All’inconveniente si può mettere riparo molto rapidamente, smontando con la chiave in dotazione ed un cacciavite la guancia del mulinello e asciugando con l’aria calda di un fon le superfici bagnate dei dischi della frizione. Poi si rimonta il mulinello e tutto ritorna perfettamente normale. Anche la meccanica è precisa ed il movimento sempre molto fluido. Con gli Shimano TLD20 e TLD25 abbiamo affrontato con successo decine di combattimenti con ricciole e lecce di taglia e non abbiamo mai riscontrato alcun segno di affaticamento a conferma delle riconosciute doti di robustezza e di assoluta affidabilità. L’unico piccolo difetto che abbiamo avuto modo di riscontrare è quello che, utilizzando il cicalino sempre inserito, con il tempo questo tende a consumarsi fino a diventare completamente silenzioso. Il problema è facilmente risolvibile con la sostituzione della levetta del cicalino, al costo di pochi euro. Gli agenti atmosferici, perfino la salsedine, non provocano particolari danni al corpo del mulinello, a dimostrazione dell’eccellenza dei materiali utilizzati. Dopo anni di esposizione a sole e mare nessuna macchia di ruggine o di ossidazione è apparsa. Siccome anche l’occhio vuole la sua parte, la cosa non può che farci piacere. In conclusione, riteniamo che si tratti di mulinelli dalle elevate prestazioni, di assoluta affidabilità, a prezzi ragionevoli, il che non guasta davvero.
fonte: obiettivopesca